On lovers
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Living the kind of love that is veiled erotic, fixed—explosive, magical—circumstantial, or not at all, the moment comes when lovers become to mistake one another for objects. The eruption of emotions leading towards the state of beautiful madness, when feelings become as intense as they are no longer possible for being felt, is the phenomenon of the very accent of amour fou. The moment when, driven by desire for loved and being loved, les amants go through separation from identity, both their own and the other’s, in order to move away from the intensity of what is felt. By reducing the other to the object of desire, it becomes more attractive and darker to them, and, moving away from their own self, the control of uncontrollable events is less important, because in this way it ceases to relate to a person and becomes more like a part of a dream, rather than something literally experienced.
Yet, it is subjects, not objects, that become irreversible. Discovering someone’s identity, through meaningful conversations and silenced moments spent together, the magnificence of uniqueness is capable of being even more attractive than the imagination of another. By reducing lovers to objects of desire, the whole aspect of the unexpected is missing. People can surprise and amaze in any situation, if they are able to let go of the present. By objectifying, they distance themselves from each other, while protecting themselves from the anxiety of the uncertainty of the duration and intensity of the relationship, while ignoring the beauty that lies precisely in not controlling and letting every situation be what it is, and not what someone has decided in advance to be.
Vivendo il tipo di amore velatamente erotico, fisso—esplosivo, magico—circostanziale o per niente, arriva il momento in cui gli amanti iniziano a scambiarsi l'un l'altro per oggetti. L'irruzione delle emozioni che portano allo stato di follia, quando i sentimenti diventano così intensi da non essere più possibili da provare, è il fenomeno dell'accento stesso dell. Il momento in cui, spinti dal desiderio di essere amati e di essere amati, gli innamorati attraversano la separazione dall'identità, sia propria che dell'altro, per allontanarsi dall'intensità di ciò che si prova. Riducendo l'altro a oggetto del desiderio, diventa per lui più attraente e più oscuro e, allontanandosi da sé stesso, il controllo degli eventi incontrollabili diventa meno importante, perché in questo modo cessa di relazionarsi con una persona e diventa più come una parte di un sogno, piuttosto che qualcosa di letteralmente vissuto.
Tuttavia, sono i soggetti, non gli oggetti, a diventare irreversibili. Scoprendo l'identità di qualcuno, attraverso conversazioni significative e momenti silenziosi trascorsi insieme, la magnificenza dell'unicità è capace di essere ancora più attraente dell'immaginazione di un altro. Riducendo gli amanti a oggetti del desiderio, si perde tutto l'aspetto dell'inaspettato. Le persone possono sorprendere e stupire in ogni situazione, se sono capaci di lasciare andare il presente. Oggettivando, prendono le distanze l'uno dall'altro, proteggendosi dall'ansia dell'incertezza sulla durata e sull'intensità del rapporto, ignorando la bellezza che sta proprio nel non controllare e lasciare che ogni situazione sia quello che è, e non quello che è. qualcuno ha deciso in anticipo di esserlo.
